Centro Studi Agricoli – Manifestazione di protesta sotto la sede del Consorzio di Bonifica della Nurra.
Come promesso dal presidente Tore Piana e dal vice presidente Stefano Ruggiu l associazione italiana centro Studi Agricoli non sta solo a a parlare...ed ecco visto la totale assenza della regione la prima,piccola seppur grande dimostrazione di forza...un sit in dimostrativo con poco meno di 30 persone,un alleanza con il consorzio di bonifica, che ora non può più nascondersi,e ora,l'avvertimento più forte che mai agli assessori competenti e alla presente todde...noi ci siamo e se non vi muovete veniamo lì....e questa volta non saremo 30 .
Questa mattina il Centro Studi Agricoli (CSA) ha organizzato un sit-in di protesta sotto gli uffici del Consorzio di Bonifica della Nurra, alla presenza di 25 agricoltori associati, in rappresentanza di numerose aziende agricole del territorio.
La manifestazione è stata guidata dal presidente Tore Piana, insieme al vicepresidente e agricoltore della Nurra Stefano Ruggiu, con la partecipazione della responsabile amministrativa Monica Pisanu. Presenti anche il presidente del Consorzio, Gavino Zirattu, e il direttore, ing. Naccara.
Le rivendicazioni del Centro Studi Agricoli
Il CSA ha posto l’accento sulla gravissima siccità che ha colpito il Nord Ovest della Sardegna, dove quest’anno l’irrigazione è stata ridotta e successivamente bloccata dal Consorzio di Bonifica.
Le richieste principali avanzate dal Centro Studi Agricoli:
1. Modifica della legge sugli indennizzi: attualmente basata sul sistema del de minimis, che comporta calcoli complessi e tempi di pagamento lunghissimi (almeno due anni), con un indennizzo reale solo per il 30% delle aziende. Il CSA chiede una legge basata sul mancato reddito parametrato a superficie, senza vincoli di de minimis, come già avvenuto in altri casi.
2. Bacino del Cuga ad uso esclusivamente irriguo: oggi i reflui del depuratore di Sassari vengono scaricati a mare per 9 mesi l’anno. Il CSA chiede che vengano invece invasati nel Cuga per 12 mesi, da utilizzare nei periodi estivi.
3. Stanziamento straordinario per le condotte irrigue: attualmente, solo un terzo dell’acqua arriva agli agricoltori mentre i due terzi vengono dispersi per perdite infrastrutturali.
4. Riapertura del tavolo sulla Chimica Verde: gli agricoltori della Nurra avevano preso impegni per la coltivazione di 2.000 ettari a girasole per alimentare la filiera della chimica verde, ma tali impegni non sono stati rispettati né dal Governo né dalla Regione.
Gli interventi
Dopo le dichiarazioni di Tore Piana, è intervenuto il presidente del Consorzio Gavino Zirattu, che si è dichiarato concorde con le richieste degli agricoltori e del CSA.
Sono seguiti gli interventi di Paolo Fiori, Angelino Olmeo, Antonio Idini e Stefano Ruggiu, che hanno espresso forti critiche verso l’inazione della Regione Sardegna.
Le decisioni finali
Al termine della manifestazione, il CSA ha deliberato di:
• inviare una lettera urgente alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore all’Agricoltura Satta, per chiedere la modifica immediata della legge sugli indennizzi e dei criteri di calcolo;
• chiedere al Consorzio di Bonifica della Nurra di farsi promotore, entro due settimane, di una riunione pubblica con la presidente Todde e gli assessori regionali Satta e Piu, per discutere:
• la modifica del sistema indennizzi,
• la destinazione del lago Cuga a uso irriguo con invaso dei reflui di Sassari,
• la riapertura del tavolo sugli impegni della chimica verde.
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📌 Ufficio Stampa – Centro Studi Agricoli







